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Dott.ssa Giulia Mazzoni

Lo psicologo e il pregiudizio n°6


Lo psicologo è per i deboli! (e io voglio farcela da solo)

Quando abbiamo un problema o siamo in difficoltà, spesso, una delle prime cose che facciamo è cercare di trovare una soluzione in autonomia, senza chiedere l'aiuto di altri. Questo non solo è perfettamente normale ma è anche adattivo e funzionale perchè ci permette di mettere in campo qualcosa di nostro per giungere ad uno scenario migliore di quello in cui siamo. Cercando e trovando una soluzione da soli aumenta anche la nostra autostima e autoefficacia perchè ci sentiamo "in grado di" fare qualcosa di buono e rasserenante per noi stessi.

Tutto questo lascia spazio all'idea che, se ribaltiamo la situazione, chiedere aiuto a qualcuno ci fa diventare "non in grado di", facendoci sentire incapaci, falliti e fallaci. Adottiamo la convinzione per cui, se non si riesce da soli a risolvere i propri problemi più intimi, allora non si è padroni di sé e si può essere solo dei buoni a nulla. E' davvero così? Sono tre le risposte a questa domanda.

Considerando che è salutare cercare di stare meglio da soli e che si fanno (o si sono fatti) una serie più o meno ampia di tentativi infruttuosi per raggiungere il benessere, perchè non ricorrere ad un aiuto qualificato? Non è forse vero che siamo in grado benissimo di occuparci da soli della nostra salute fisica o della nostra immagine ma che ci affidiamo ai professionisti del settore per avere risultati migliori? Pensiamo ad acconciatori, nutrizionisti, estetisti, medici specialisti...

La seconda considerazione riguarda il fatto che, riconoscere disagi e limiti personali (e non attribuibili agli altri) è in realtà un grande atto di forza perchè ci si confronta con essi, si prende atto della loro esistenza e li si considera come qualcosa di sé da migliorare o modificare. Riconoscere e ammettere le proprie debolezze richiede quindi un grosso sforzo, sia cognitivo che emotivo.

Infine, l'aiuto che riceviamo per stare meglio è solo una parte del risultato a cui giungiamo; nessuno (neanche lo psicologo) può affrontare il disagio psicologico al nostro posto. Responsabilità e merito del cambiamento sono esclusivamente personali perchè la psicoterapia non è una mera esecuzione di indicazioni "mediche" ma è un percorso in cui paziente e terapeuta concentrano la propria attenzione e le proprie energie verso l'obiettivo comune che hanno concordato all'inizio del viaggio.


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